Dopo la caduta del fascismo l’esercito anglo-americano si trovò a fronteggiare un nemico indebolito dalla defezione italiana ma duramente determinato a fermare le forze alleate. In seguito allo sbarco anglo-americano del luglio 1943, le truppe italo-tedesche si erano ritirate dall’isola il 17 agosto; passato lo stretto di Messina, gli alleati dovettero affrontare i tedeschi su un territorio montagnoso che offriva loro la possibilità di arroccarsi a difesa e di bloccare a lungo le forze avversarie. Il sanguinoso confitto terrestre fu accompagnato dall’attività delle forze aeree che infierirono sui territori meridionali, provocando vittime civili nelle città e nelle campagne.

Il 9 settembre 1943 la 5ª Armata americana sbarcò a Salerno mentre la Divisione aviotrasportata britannica occupava Taranto, dall’altra parte della penisola. Sotto la pressione di questo duplice attacco la 10ª Armata tedesca, che pure a Salerno aveva effettuato vigorosi contrattacchi, fu costretta a ripiegare verso nord.
Il 1° ottobre gli alleati occuparono Foggia e Napoli, che era insorta il 27 settembre (