Obiettivo comune a tutte le forze della Resistenza era la cacciata dei tedeschi, ma non tutti concordavano sul modo per arrivare a questo successo. Le forze moderate sostenevano sarebbe stato meglio attendere l’arrivo degli alleati, mentre le sinistre caldeggiavano un’azione popolare di massa che dimostrasse la volontà antifascista del popolo italiano.
Un anticipo del successo partigiano era stato il breve e intenso periodo dell’estate 1944, quando in diverse aree dell’Italia settentrionale erano state costituite le , parziali ma significativi esperimenti di autogoverno democratico. Tra l’ottobre e il novembre 1944 tuttavia la maggior parte delle repubbliche era caduta per la controffensiva della Wehrmacht che, attestatasi sulla Linea Gotica, aveva potuto liberare parte delle sue forze e impiegarle contro i “ribelli”. Gli anglo-americani, rassegnati a una lunga pausa invernale avevano invitato l’esercito partigiano a sospendere le sue attività belliche ().
L’inverno 1944-1945 mise perciò a dura prova la sopravvivenza stessa del movimento partigiano; ma l’offensiva di primavera mise nuovamente in moto il fronte. Le prospettive di un imminente crollo dell’esercito tedesco spinsero il CVL a diramare l’ordine insurrezionale. Una dopo l’altra le città del Nord diedero il via all’ e i CLN assunsero i poteri loro delegati dal governo di Roma.
L’arrivo degli alleati nelle città italiane fu accolto con grande entusiasmo delle popolazioni; ma allo stesso tempo tarpò le ali a molte illusioni. Fu instaurato un (GMA) che assunse i pieni poteri subordinando alla propria approvazione tutti i decreti del CLNAI e dei vari CLN regionali; ai partigiani fu imposta la consegna delle armi. Ciò non impedì che seguisse una fase di violenza postbellica, che era eredità del conflitto durissimo tra RSI e forze partigiane, con i suoi terribili aspetti di , oltre ad essere effetto dell’abitudine alla violenza e alla morte, incentivata dalla ferocia fascista e nazista. Ai confini orientali si scatenò la vendetta delle popolazioni slave contro gli italiani, esponenti di una nazione che aveva occupato e oppresso quelle terre con violenza non minore dei nazisti. Dal maggio 1945 prese il via dall’Istria un che negli anni successivi portò in Italia circa 300.000 persone.
Nell’Italia l’esautorazione dei CLN alla fine del 1945 aprì la strada alla restaurazione dei poteri tradizionali: i prefetti della Liberazione vennero sostituiti da prefetti di carriera, gran parte dei quali avevano servito sotto il fascismo e spesso anche sotto la repubblica sociale. Fu il segno del fallimento dell’: venne clamorosamente mancato l’obiettivo di allontanare chi aveva collaborato con la dittatura, con la RSI o con i tedeschi. Lo Stato tradizionale si ripresentava come vincitore, anche se i movimenti popolari rivendicavano il loro ruolo non solo al Nord, con la Resistenza militare e le lotte operaie, ma anche al Sud dove si era sviluppato per la prima volta nella storia dell’Italia unita un grande movimento contadino meridionale rivendicante i diritti dei lavoratori senza terra, oppressi dai grandi latifondisti.
1945
gen |
Nuova offensiva dell’Armata Rossa sul fronte orientale. |
12 gen |
La 28ª brigata Gordini di Ravenna viene riconosciuta dagli Alleati e schierata in prima linea a ridosso delle valli di Comacchio. |
14 gen |
Prima battaglia del Gruppo di combattimento Cremona, giunto sul fronte del Senio in dicembre. |
27 gen |
È liberato il campo di Auschwitz. |
4 feb |
Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano in Crimea (Conferenza di Yalta) per definire le zone di influenza dei rispettivi Paesi e prendere alcune decisioni politiche, tra cui la fondazione delle Nazioni Unite. |
7 mar |
Gli Alleati entrano in Germania. |
10 apr |
Inizia la battaglia finale per lo sfondamento della linea del Senio, preceduta da un impressionante bombardamento Alleato. |
22 apr |
I sovietici sono alle porte di Berlino. |
25 apr |
Insurrezione generale nell’Italia del nord. |
28 apr |
Mussolini, arrestato il 27 dai partigiani mentre tenta di fuggire in Svizzera, viene fucilato a Dongo (Como). |
29 apr |
A Caserta i rappresentanti del comando tedesco in Italia firmano la resa. |
30 apr |
Mentre i sovietici occupano Berlino, Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria. |
5 mag |
Smobilitazione delle formazioni partigiane e consegna delle armi. |
8 mag |
Firma della resa incondizionata tedesca a Reims; fine della guerra in Europa. |
21 giu |
Si insedia il nuovo governo italiano presieduto da Ferruccio Parri, leader del Partito d’Azione. Vi partecipano tutti i partiti del Cln. |
6 ago |
Bomba atomica su Hiroshima, il 9 su Nagasaki. |
2 set |
I giapponesi firmano la resa. Fine della seconda guerra mondiale. |
19 nov |
Inizio del processo ai criminali nazisti dinanzi al tribunale militare internazionale di Norimberga. |
10 dic |
Dopo le dimissioni del governo Parri il 24 novembre, si forma il primo governo presieduto dal leader democristiano Alcide De Gasperi. |
31 dic |
Termina ufficialmente l’occupazione alleata dell’Italia, tutti i poteri sono assunti dal governo italiano. |
1945
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Nuova offensiva dell’Armata Rossa sul fronte orientale.
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La 28ª brigata Gordini di Ravenna viene riconosciuta dagli Alleati e schierata in prima linea a ridosso delle valli di Comacchio.
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Prima battaglia del Gruppo di combattimento Cremona, giunto sul fronte del Senio in dicembre.
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È liberato il campo di Auschwitz.
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Churchill, Roosevelt e Stalin si incontrano in Crimea (Conferenza di Yalta) per definire le zone di influenza dei rispettivi Paesi e prendere alcune decisioni politiche, tra cui la fondazione delle Nazioni Unite.
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Gli Alleati entrano in Germania.
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Inizia la battaglia finale per lo sfondamento della linea del Senio, preceduta da un impressionante bombardamento Alleato.
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I sovietici sono alle porte di Berlino.
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Insurrezione generale nell’Italia del nord.
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Mussolini, arrestato il 27 dai partigiani mentre tenta di fuggire in Svizzera, viene fucilato a Dongo (Como).
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A Caserta i rappresentanti del comando tedesco in Italia firmano la resa.
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Mentre i sovietici occupano Berlino, Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria.
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Smobilitazione delle formazioni partigiane e consegna delle armi.
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Firma della resa incondizionata tedesca a Reims; fine della guerra in Europa.
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Si insedia il nuovo governo italiano presieduto da Ferruccio Parri, leader del Partito d’Azione. Vi partecipano tutti i partiti del Cln.
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Bomba atomica su Hiroshima, il 9 su Nagasaki.
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I giapponesi firmano la resa. Fine della seconda guerra mondiale.
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Inizio del processo ai criminali nazisti dinanzi al tribunale militare internazionale di Norimberga.
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Dopo le dimissioni del governo Parri il 24 novembre, si forma il primo governo presieduto dal leader democristiano Alcide De Gasperi.
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Termina ufficialmente l’occupazione alleata dell’Italia, tutti i poteri sono assunti dal governo italiano.