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Istituita una commissione parlamentare per accertare cause e responsabilità della rotta di Caporetto.
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Segretario e vicesegretario del PSI, Lazzari e N. Bombacci, arrestati con l’accusa di disfattismo: condannati rispettivamente a 2 anni e 11 mesi e a 4 mesi di reclusione.
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Istituito il commissariato generale per l’Assistenza alla popolazione civile e la propaganda interna, presieduto da U. Corradini (d.lgt. n. 130).
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Bombardamento aereo di Venezia.
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Silurato da un sommergibile tedesco al largo di Capo Figari (Sardegna) il traghetto postale Tripoli: 300 morti.
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Congresso a Roma dei popoli soggetti all’impero austro-ungarico: le delegazioni polacca, cecoslovacca, rumena, iugoslava e italiana concordano sul rispetto della nazionalità quale principio del futuro assetto europeo.
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Conferenza interalleata a Versailles: Sonnino si oppone a una dichiarazione a favore dell’indipendenza di Cecoslovacchia e Iugoslavia sostenuta dai governi francese, inglese e statunitense.
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Offensiva austriaca da Asiago (Vicenza) alle foci del Piave, respinta dall’esercito italiano.
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XV congresso PSI a Roma: prevale la corrente massimalista. La mozione conclusiva impegna il partito a operare per la pace e l’annientamento del capitalismo. Menotti Serrati alla direzione dell’«Avanti!».
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Offensiva dell’esercito italiano sul monte Grappa, conclusa con la battaglia di Vittorio Veneto.
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L’impero austro-ungarico chiede l’armistizio all’Italia.
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Il Consiglio nazionale italiano di Fiume proclama l’unione della città all’Italia; il territorio era stato precedentemente assegnato, dal patto di Londra, all’Ungheria o alla Croazia.
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Resa dell’impero turco.
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L’armistizio di Villa Giusti (Padova) con l’impero austro-ungarico pone fine alla guerra. Ingresso dell’esercito italiano a Trento e Trieste.
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Firma dell’armistizio di Rethondes con la Germania.
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Ingresso delle truppe italiane a Fiume.
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Fondato a Roma il Partito futurista: il programma, nazionalista, rivoluzionario e anticlericale, prevede tra l’altro il divorzio e il libero amore.
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La direzione del PSI respinge la proposta della CGdL di avviare una costituente per la democratizzazione dello Stato e conferma l’obiettivo del partito di instaurare la dittatura del proletariato e una repubblica socialista.
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Sturzo espone a Milano un progetto per la costituzione di un partito cattolico, democratico, non confessionale, autonomo.