Il fascismo aveva necessità della presenza delle masse. Ad esse fu assegnato un ruolo sostanzialmente passivo: le loro tradizionali organizzazioni rappresentative e rivendicative, i Sindacati e le Commissioni interne, vennero cancellati e sostituiti dai Sindacati fascisti. A questi ultimi il Patto di Palazzo Vidoni (2 ottobre 1925), stipulato con le organizzazioni padronali, riconobbe la rappresentanza esclusiva dei lavoratori. La loro azione si fondava sulla rinuncia allo sciopero e sulla collaborazione tra capitale e lavoro. Il riconoscimento legale del sindacato unico, la creazione della Magistratura del lavoro e il divieto dello sciopero e della serrata nel 1926 sanzionarono tale stato di fatto. La forza dei sindacati fascisti, riuniti nella Confederazione nazionale delle Corporazioni sindacali, parve tuttavia eccessiva nel quadro degli equilibri di potere che Mussolini andava realizzando; nel 1928 la Confederazione venne sciolta con un forte ridimensionamento delle organizzazioni che la costituivano. Ai sindacati fascisti si impose però, nel corso della crisi economica italiana degli anni Venti, la necessità di farsi portavoce e difensori di masse operaie e contadine colpite dalle decurtazioni salariali; ma questa fu una battaglia persa, anche se tentata (con qualche timidezza), perché industriali e ceti proprietari delle campagne si opposero a ogni richiesta di miglioramenti.
Il ruolo e la funzione dei sindacati venivano concepiti nel quadro di un ordinamento corporativo, governato dal Consiglio nazionale delle Corporazioni (1930). L’ordinamento corporativo fu presentato come il superamento del capitalismo, ma fu un progetto molto più limitato: un’economia dei produttori fondata su rapporti tra Stato–impresa, sindacati e corporazioni. L’esperimento fallì perché non riuscì a sottoporre allo Stato gli interessi dei potentati economici.
Una delle maggiori novità del fascismo rispetto allo Stato liberale fu la creazione di un sistema statale di assistenza. Nel 1927 la Carta del Lavoro sancì che assicurazioni, pensioni e assistenza sanitaria fossero parte della struttura statale. L’Istituto Nazionale delle Assicurazioni – INA, ereditato dal regime liberale, continuò ad avere un ruolo dominante nella struttura statale; ma nel 1933 la Cassa Nazionale Invalidità e Vecchiaia Operai fu trasformata nell’Istituto Nazionale Fascista Previdenza Sociale – INFPS (cui si aggiunse nel 1942 l’ENPAS per gli statali); nel 1943 fu creato l’Istituto Nazionale Assistenza Invalidi del Lavoro. Significativa e importante fu la creazione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia – ONMI il cui ruolo non fu solo assistenziale, ma fu destinato anche a propagandare e a sostenere la politica demografica del regime.
L’ONMI riempì un vuoto di assistenza in un settore fino allora trascurato dallo Stato: creò, pur con notevoli diseguaglianze territoriali, strutture destinate alle madri in stato di necessità e ai loro figli, diede impulso alla professionalizzazione di medici e ostetriche, all’istituzione di asili nido. Tutto ciò fu accompagnato da una martellante campagna a favore dell’incremento delle nascite, sollecitò le unioni legittime per la costituzione di famiglie “sane e prolifiche” in cui la madre, tenuta lontano dalla vita pubblica e dal lavoro fuori casa, adempisse ai suoi doveri con dedizione totale indicando, in questo modo, quale doveva essere il ruolo della donna nella società fascista. A questo fine istituì i premi per la famiglie numerose, mentre dall’altro lato istituiva la tassa sui celibi al fine di incoraggiare i maschi a creare famiglie.
Cronologia 1926 - 1929
1926
23-26 gen
Congresso del Partito comunista a Lione. La maggioranza dei delegati presenti approva la proposta politica presentata da Antonio Gramsci, che viene eletto segretario generale del partito.
4 feb
Il governo abolisce i Consigli comunali elettivi nei Comuni inferiori ai 5.000 abitanti. Al posto del sindaco è istituita la figura del podestà, che assomma i poteri di Giunta e Consiglio comunale. In settembre la figura del podestà viene estesa a tutti i Comuni.
3 apr
Nasce l'Opera nazionale Balilla (ONB), che ha lo scopo di inquadrare i giovani dai 7 ai 18 anni.
3 apr
Con la Legge Rocco è istituito il sindacato unico fascista, aboliti il diritto di sciopero e la serrata, istituita la magistratura del lavoro.
7 apr
L’inglese Violet Gibson spara a Mussolini: il duce rimane ferito leggermente al naso.
2 lug
Istituito il ministero delle Corporazioni.
18 ago
Discorso di Mussolini sulla necessità di difendere la lira raggiungendo ‘quota Novanta’. La nuova parità aurea sarà fissata alla fine del 1927. La politica di deflazione colpirà duramente le condizioni di vita dei lavoratori.
11 set
Terzo attentato al duce, questa volta ad opera dell'anarchico Gino Lucetti, il quale lancia una bomba verso la macchina di Mussolini, ma l'ordigno rimbalza contro lo sportello dell'auto ed esplode nella strada.
31 ott
Attentato a Bologna a Mussolini. Anteo Zamboni, accusato di aver esploso un colpo di pistola contro il duce, viene linciato sul posto. Su questa vicenda rimangono diverse ombre.
5 nov
Il Consiglio dei ministri decide gravi provvedimenti di polizia: l'immediato scioglimento dei partiti e sodalizi antifascisti; la soppressione di tutti i giornali non ligi al regime; la istituzione del confino per gli oppositori; l'organizzazione di una polizia politica alle dipendenze della Milizia; l'annullamento di tutti i passaporti per l'estero e severe sanzioni contro i tentativi di espatrio clandestino.
6 nov
Istituito il Servizio speciale di investigazione politica.
9 nov
La Camera dichiara decaduti dal mandato parlamentare i deputati dell'opposizione.
25 nov
Entra in vigore la legge eccezionale "per la difesa dello Stato": sono sciolti i partiti di opposizione, è istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, reintrodotta la pena di morte ed istituito il confino di polizia.
1927
4 gen
La CGDL decide di sciogliersi e una parte dei suoi dirigenti costituisce l’Associazione per lo studio dei problemi del lavoro, che si avvicina al regime. Una parte del gruppo dirigente, con a capo Bruno Buozzi, ricostruisce il sindacato in Francia. Il 20 a Milano un gruppo di comunisti, socialisti massimalisti e anarchici ricostruisce una CGDL clandestina attiva in Italia.
9 gen
È proibita ogni forma di organizzazione giovanile non fascista.
1 feb
Il Tribunale speciale inizia la sua attività, condannando a nove anni di prigione ciascuno due muratori romani che avevano deplorato ad alta voce il fallimento dell'attentato a Mussolini.
1 apr
Costituita a Parigi la Concentrazione d’azione antifascista, con l’adesione di socialisti unitari, repubblicani, sindacalisti e della Lega italiana dei diritti dell’uomo.
21-22 apr
Approvata dal Gran consiglio del fascismo la ‘Carta del lavoro’, che fissa la subordinazione delle forze economiche allo sviluppo nazionale.
22 nov
Entra in funzione l’OVRA, l’Organizzazione di vigilanza e repressione dell’antifascismo.
1928
16 mar
La Camera approva senza discussione e con soli quindici voti contrari la nuova legge elettorale fascista, che prevede la votazione di una lista unica compilata dal Gran Consiglio del fascismo.
29 mar
Si stabilisce per legge che gli iscritti al Partito fascista abbiano la precedenza nelle liste di collocamento al lavoro.
12 apr
Attentato a Vittorio Emanuele III a Milano, in occasione dell'inaugurazione della Fiera Campionaria. Muoiono 14 persone, quaranta i feriti.
12 mag
Il Senato approva con 161 voti (mentre 46 sono i contrari) la nuova legge elettorale fascista.
28 mag
Inizia il processo contro il comitato centrale del Partito comunista. Diciotto i condannati, alcuni a oltre vent’anni di carcere (Terracini, Gramsci, Scoccimarro, Roveda).
25 lug
Il Consiglio dei ministri approva l'abolizione dei Consigli provinciali. I membri dell'amministrazione provinciale verranno nominati direttamente dal governo.
17 ott
Prima condanna a morte del Tribunale speciale. Condannato il comunista Michele Della Maggiora, accusato di aver ucciso due fascisti.
21 nov
‘Sbloccamento’ della Confederazione nazionale dei sindacati fascisti, che viene suddivisa in sei confederazioni nazionali.
dic
Nasce a Milano il Movimento Guelfo, piccolo gruppo cattolico antifascista, che sarà smantellato dalla polizia nel 1934.
9 dic
Il Partito nazionale fascista viene riconosciuto come ente di diritto pubblico.
1929
21 gen
Scioglimento della Camera dei deputati e convocazione del collegio unico nazionale (lista unica nazionale di 400 nominativi scelti dal Gran consiglio del fascismo).
11 feb
Vengono firmati i Patti Lateranensi tra Regno d’Italia e Santa sede. La religione cattolica è riconfermata religione dello Stato.
24 mar
Elezioni plebiscitarie della Camera dei deputati. Votano a favore della lista fascista il 98,4 per cento dell’elettorato (9.500.000 aventi diritto), contro l’1, 6 per cento.
27 lug
Fuga di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Nitti dal confino di Lipari. Raggiunta Parigi, Rosselli fonda il movimento Giustizia e Libertà.
Cronologia 1926 - 1929
1926
Congresso del Partito comunista a Lione. La maggioranza dei delegati presenti approva la proposta politica presentata da Antonio Gramsci, che viene eletto segretario generale del partito.
Il governo abolisce i Consigli comunali elettivi nei Comuni inferiori ai 5.000 abitanti. Al posto del sindaco è istituita la figura del podestà, che assomma i poteri di Giunta e Consiglio comunale. In settembre la figura del podestà viene estesa a tutti i Comuni.
Nasce l'Opera nazionale Balilla (ONB), che ha lo scopo di inquadrare i giovani dai 7 ai 18 anni.
Con la Legge Rocco è istituito il sindacato unico fascista, aboliti il diritto di sciopero e la serrata, istituita la magistratura del lavoro.
L’inglese Violet Gibson spara a Mussolini: il duce rimane ferito leggermente al naso.
Istituito il ministero delle Corporazioni.
Discorso di Mussolini sulla necessità di difendere la lira raggiungendo ‘quota Novanta’. La nuova parità aurea sarà fissata alla fine del 1927. La politica di deflazione colpirà duramente le condizioni di vita dei lavoratori.
Terzo attentato al duce, questa volta ad opera dell'anarchico Gino Lucetti, il quale lancia una bomba verso la macchina di Mussolini, ma l'ordigno rimbalza contro lo sportello dell'auto ed esplode nella strada.
Attentato a Bologna a Mussolini. Anteo Zamboni, accusato di aver esploso un colpo di pistola contro il duce, viene linciato sul posto. Su questa vicenda rimangono diverse ombre.
Il Consiglio dei ministri decide gravi provvedimenti di polizia: l'immediato scioglimento dei partiti e sodalizi antifascisti; la soppressione di tutti i giornali non ligi al regime; la istituzione del confino per gli oppositori; l'organizzazione di una polizia politica alle dipendenze della Milizia; l'annullamento di tutti i passaporti per l'estero e severe sanzioni contro i tentativi di espatrio clandestino.
Istituito il Servizio speciale di investigazione politica.
La Camera dichiara decaduti dal mandato parlamentare i deputati dell'opposizione.
Entra in vigore la legge eccezionale "per la difesa dello Stato": sono sciolti i partiti di opposizione, è istituito il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, reintrodotta la pena di morte ed istituito il confino di polizia.
1927
La CGDL decide di sciogliersi e una parte dei suoi dirigenti costituisce l’Associazione per lo studio dei problemi del lavoro, che si avvicina al regime. Una parte del gruppo dirigente, con a capo Bruno Buozzi, ricostruisce il sindacato in Francia. Il 20 a Milano un gruppo di comunisti, socialisti massimalisti e anarchici ricostruisce una CGDL clandestina attiva in Italia.
È proibita ogni forma di organizzazione giovanile non fascista.
Il Tribunale speciale inizia la sua attività, condannando a nove anni di prigione ciascuno due muratori romani che avevano deplorato ad alta voce il fallimento dell'attentato a Mussolini.
Costituita a Parigi la Concentrazione d’azione antifascista, con l’adesione di socialisti unitari, repubblicani, sindacalisti e della Lega italiana dei diritti dell’uomo.
Approvata dal Gran consiglio del fascismo la ‘Carta del lavoro’, che fissa la subordinazione delle forze economiche allo sviluppo nazionale.
Entra in funzione l’OVRA, l’Organizzazione di vigilanza e repressione dell’antifascismo.
1928
La Camera approva senza discussione e con soli quindici voti contrari la nuova legge elettorale fascista, che prevede la votazione di una lista unica compilata dal Gran Consiglio del fascismo.
Si stabilisce per legge che gli iscritti al Partito fascista abbiano la precedenza nelle liste di collocamento al lavoro.
Attentato a Vittorio Emanuele III a Milano, in occasione dell'inaugurazione della Fiera Campionaria. Muoiono 14 persone, quaranta i feriti.
Il Senato approva con 161 voti (mentre 46 sono i contrari) la nuova legge elettorale fascista.
Inizia il processo contro il comitato centrale del Partito comunista. Diciotto i condannati, alcuni a oltre vent’anni di carcere (Terracini, Gramsci, Scoccimarro, Roveda).
Il Consiglio dei ministri approva l'abolizione dei Consigli provinciali. I membri dell'amministrazione provinciale verranno nominati direttamente dal governo.
Prima condanna a morte del Tribunale speciale. Condannato il comunista Michele Della Maggiora, accusato di aver ucciso due fascisti.
‘Sbloccamento’ della Confederazione nazionale dei sindacati fascisti, che viene suddivisa in sei confederazioni nazionali.
Nasce a Milano il Movimento Guelfo, piccolo gruppo cattolico antifascista, che sarà smantellato dalla polizia nel 1934.
Il Partito nazionale fascista viene riconosciuto come ente di diritto pubblico.
1929
Scioglimento della Camera dei deputati e convocazione del collegio unico nazionale (lista unica nazionale di 400 nominativi scelti dal Gran consiglio del fascismo).
Vengono firmati i Patti Lateranensi tra Regno d’Italia e Santa sede. La religione cattolica è riconfermata religione dello Stato.
Elezioni plebiscitarie della Camera dei deputati. Votano a favore della lista fascista il 98,4 per cento dell’elettorato (9.500.000 aventi diritto), contro l’1, 6 per cento.
Fuga di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Nitti dal confino di Lipari. Raggiunta Parigi, Rosselli fonda il movimento Giustizia e Libertà.
Istituita una commissione parlamentare per accertare cause e responsabilità della rotta di Caporetto.
24 gen
Segretario e vicesegretario del PSI, Lazzari e N. Bombacci, arrestati con l’accusa di disfattismo: condannati rispettivamente a 2 anni e 11 mesi e a 4 mesi di reclusione.
10 feb
Istituito il commissariato generale per l’Assistenza alla popolazione civile e la propaganda interna, presieduto da U. Corradini (d.lgt. n. 130).
27 feb
Bombardamento aereo di Venezia.
17 mar
Silurato da un sommergibile tedesco al largo di Capo Figari (Sardegna) il traghetto postale Tripoli: 300 morti.
8-10 apr
Congresso a Roma dei popoli soggetti all’impero austro-ungarico: le delegazioni polacca, cecoslovacca, rumena, iugoslava e italiana concordano sul rispetto della nazionalità quale principio del futuro assetto europeo.
1-3 giu
Conferenza interalleata a Versailles: Sonnino si oppone a una dichiarazione a favore dell’indipendenza di Cecoslovacchia e Iugoslavia sostenuta dai governi francese, inglese e statunitense.
15-22 giu
Offensiva austriaca da Asiago (Vicenza) alle foci del Piave, respinta dall’esercito italiano.
1-5 set
XV congresso PSI a Roma: prevale la corrente massimalista. La mozione conclusiva impegna il partito a operare per la pace e l’annientamento del capitalismo. Menotti Serrati alla direzione dell’«Avanti!».
24 ott-3 nov
Offensiva dell’esercito italiano sul monte Grappa, conclusa con la battaglia di Vittorio Veneto.
Il Consiglio nazionale italiano di Fiume proclama l’unione della città all’Italia; il territorio era stato precedentemente assegnato, dal patto di Londra, all’Ungheria o alla Croazia.
2 nov
Resa dell’impero turco.
3 nov
L’armistizio di Villa Giusti (Padova) con l’impero austro-ungarico pone fine alla guerra. Ingresso dell’esercito italiano a Trento e Trieste.
11 nov
Firma dell’armistizio di Rethondes con la Germania.
17 nov
Ingresso delle truppe italiane a Fiume.
NOV
Fondato a Roma il Partito futurista: il programma, nazionalista, rivoluzionario e anticlericale, prevede tra l’altro il divorzio e il libero amore.
9-11 dic
La direzione del PSI respinge la proposta della CGdL di avviare una costituente per la democratizzazione dello Stato e conferma l’obiettivo del partito di instaurare la dittatura del proletariato e una repubblica socialista.
17 dic
Sturzo espone a Milano un progetto per la costituzione di un partito cattolico, democratico, non confessionale, autonomo.
Cronologia 1918
Istituita una commissione parlamentare per accertare cause e responsabilità della rotta di Caporetto.
Segretario e vicesegretario del PSI, Lazzari e N. Bombacci, arrestati con l’accusa di disfattismo: condannati rispettivamente a 2 anni e 11 mesi e a 4 mesi di reclusione.
Istituito il commissariato generale per l’Assistenza alla popolazione civile e la propaganda interna, presieduto da U. Corradini (d.lgt. n. 130).
Bombardamento aereo di Venezia.
Silurato da un sommergibile tedesco al largo di Capo Figari (Sardegna) il traghetto postale Tripoli: 300 morti.
Congresso a Roma dei popoli soggetti all’impero austro-ungarico: le delegazioni polacca, cecoslovacca, rumena, iugoslava e italiana concordano sul rispetto della nazionalità quale principio del futuro assetto europeo.
Conferenza interalleata a Versailles: Sonnino si oppone a una dichiarazione a favore dell’indipendenza di Cecoslovacchia e Iugoslavia sostenuta dai governi francese, inglese e statunitense.
Offensiva austriaca da Asiago (Vicenza) alle foci del Piave, respinta dall’esercito italiano.
XV congresso PSI a Roma: prevale la corrente massimalista. La mozione conclusiva impegna il partito a operare per la pace e l’annientamento del capitalismo. Menotti Serrati alla direzione dell’«Avanti!».
Offensiva dell’esercito italiano sul monte Grappa, conclusa con la battaglia di Vittorio Veneto.
Il Consiglio nazionale italiano di Fiume proclama l’unione della città all’Italia; il territorio era stato precedentemente assegnato, dal patto di Londra, all’Ungheria o alla Croazia.
Resa dell’impero turco.
L’armistizio di Villa Giusti (Padova) con l’impero austro-ungarico pone fine alla guerra. Ingresso dell’esercito italiano a Trento e Trieste.
Firma dell’armistizio di Rethondes con la Germania.
Ingresso delle truppe italiane a Fiume.
Fondato a Roma il Partito futurista: il programma, nazionalista, rivoluzionario e anticlericale, prevede tra l’altro il divorzio e il libero amore.
La direzione del PSI respinge la proposta della CGdL di avviare una costituente per la democratizzazione dello Stato e conferma l’obiettivo del partito di instaurare la dittatura del proletariato e una repubblica socialista.
Sturzo espone a Milano un progetto per la costituzione di un partito cattolico, democratico, non confessionale, autonomo.
La Resistenza
La crisi del fascismo e il colpo di stato del re
Armistizio e occupazione tedesca
La Repubblica Sociale Italiana
La seconda guerra mondiale: Italia 1943-1945
Antifascismo e Resistenza
La Resistenza civile, il ruolo delle donne e la questione femminile
Dalla guerriglia alla Liberazione
La Costituzione
La Consulta e la Costituente
La politica estera fascista
Nazionalismo e guerra
La Nazione e l`Impero
La seconda guerra mondiale: i fronti di guerra 1940-1943
La seconda guerra mondiale: il fronte interno 1940-1943
Il regime fascista
Lo Stato autoritario
Totalitarismo
Lo Stato totalitario
Lo Stato totalitario, seconda parte
Fascisti e cattolici
Le opposizioni antifasciste nell’esilio e nella cospirazione
Gli alleati infidi
Il dopoguerra e l'avvento del fascismo
La crisi dello stato liberale in Italia: economia e società